I primi mesi della nuova amministrazione

Negli Stati Uniti si indicano con l’ espressione ”Honeymoon” – luna di miele – i primi mesi che seguono l’ elezione del nuovo Presidente, trascorsi i quali, si avvia una prima valutazione dell’ operato del nuovo inquilino della Casa Bianca.

Anche ad Anagni, ci si passi il confronto, si può avviare ora un’ analisi oggettiva della situazione della città e dei problemi che l’ affliggono da troppi anni, per rintracciare segnali tangibili di interventi sperati ed attesi, di scelte e decisioni significative, tenendo conto dell’ alto livello di aspettative che i cittadini hanno proiettato verso la nuova Amministrazione.

Come è emerso con chiarezza dal  Sondaggio che Anagni Viva ha condotto nell’ estate 2013, su un campione di circa 1000 concittadini, i problemi che riguardavano lo “Stato della Città” avvertiti con più urgenza, mettendo da parte momentaneamente quelli molto gravi dell’ economia e del lavoro, erano

  1. La cura del centro storico ed extra urbano
  2. L’ ambiente
  3. L’ assistenza sanitaria e il “problema “ Ospedale.

Pur consapevoli delle difficoltà esistenti, ad oggi , non è possibile segnalare scelte importanti relative ai problemi segnalati, tranne tener conto delle dichiarazioni di buona volontà e impegno che però non bastano.

La cura del centro Storico non è nemmeno cominciata: decoro,  recupero, conservazione e valorizzazione sono assenti ed è cosa grave per la bellezza del nostro patrimonio, perché la bellezza è fragile e va protetta come valore in sé, capace, però, di produrre valore economico, richiamando un turismo di qualità. La situazione delle località extra-urbane esige un’ attenzione molto alta ai servizi.

Le nostre idee e i dettagli sull’ argomento si potranno trovare anche sul nostro sito.

La tutela dell’ ambiente ha registrato un’ iniziativa positiva che ha portato alla costituzione di una Consulta dei sindaci di diciassette comuni della Valle del Sacco i quali, finalmente hanno compreso la necessità di azioni congiunte per far fronte alla drammatica situazione di inquinamento, per cui sarà importante seguire il lavoro di questo gruppo, così come Anagni Viva e Legambiente hanno fatto da subito.

Tuttavia preoccupa molto il proliferare di richieste di impianti di trattamento rifiuti nel territorio comunale ed è importante conoscere la posizione dell’ Amministrazione in proposito.

La questione ambientale ha però il suo fulcro nella vicenda dell’ ex-deposito militare della Stazione.

Infatti “La Polveriera” è stata al centro della campagna elettorale, ha coinvolto con dichiarazioni inequivocabili di tutela e valorizzazione tutti i candidati sindaco che si sono abbondantemente spesi nel sottolineare il valore ambientale del luogo e le sue potenzialità di sviluppo non contrastanti   con le sue caratteristiche.

Dal momento dell’ insediamento dell’ Amministrazione, La Polveriera, il cui acquisto molto costoso grava sui cittadini, è diventata la causa di tutti i mali del Bilancio Comunale. “ BISOGNA VENDERLA” è lo slogan in corso, “PERCHE’ I DEBITI SONO TANTI”.

Brutto Affare ! ma se si informassero i cittadini di quali e quanti debiti si tratta e chi li ha fatti,  si darebbe un segnale di cambiamento, evitando di strumentalizzare la spesa per La Polveriera, che nessuno sottovaluta, e farne un alibi per i tanti problemi di Bilancio.

Vale la pena di ricordare che, nelle intenzioni, la Polveriera fu un acquisto strategico per lo sviluppo del territorio, con una precisa destinazione ambientale che impedisse speculazioni private. Questo non è un particolare secondario e deve essere ben chiaro a tutti noi contribuenti : quell’ area è patrimonio di tutti gli anagnini che la stanno pagando e non consente usi, consumi e profitti a beneficio di privati!

Piuttosto è necessario attivarsi per studiare tutti i possibili progetti realizzabili con il sostegno dei fondi regionali, ministeriali ed europei, abbandonando gli arroccamenti sulla inevitabilità della vendita ad ogni costo e non si sa a chi.

Anagni Viva ha presentato un progetto elaborato ed articolato che permette integrazioni e apporti di ulteriori idee che potrebbero essere quantomeno discusse da tutti gli interessati.

Considerando infine il grave problema dell’ assistenza sanitaria, ridotta al minimo, dallo smantellamento dell’ Ospedale, la forte aspettativa di interventi in sede politica per un ripristino anzitutto del Pronto Soccorso è andata finora delusa. Continuiamo ad essere in una situazione di illegalità che colpisce circa 80.000 persone residenti nel territorio che aveva l’ Ospedale come punto di riferimento, da tempo private dei livelli essenziali di assistenza, previsti dalla Legge.

Il nostro intento è sollecitare un impegno forte e determinato nell’ affrontare questa come le altre problematiche e, per quanto ci riguarda, non verremo meno al contributo critico e costruttivo che, come Associazione , abbiamo sempre offerto.

 

Associazione Culturale “Anagni Viva”